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Intelligenza umana e artificiale

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Le aziende di domani verso l’integrazione tra intelligenza umana e artificiale. L’Offering del Management Consulting di Nethex come abilitatore della trasformazione.

La diffusione dei progetti di automazione tra le aziende italiane è ancora relativamente limitata, principalmente a causa della mancanza di una strategia condivisa da tutti gli attori in campo. Al tempo stesso, però, le imprese italiane rivelano uno spiccato interesse per i benefici derivanti dall’Intelligent Automation in termini di produttività, in un trend che può far pensare ad un prossimo sviluppo anche su vasta scala. Del resto se il miglioramento degli standard di produttività rappresenta uno dei fattori più importanti del sistema delle imprese, ecco allora che l’esigenza di integrare l’intelligenza umana con quella artificiale si pone come una assoluta top priority. L’Italia sconta ancora un certo ritardo nel contesto internazionale sulle sfide e sulle opportunità attese dalla convergenza tra automazione e intelligenza artificiale, in genere è il ritardo di chi ha cominciato dopo rispetto al mondo anglo americano.

Uno studio è stato condotto da Deloitte che ha proprio analizzato “Le prospettive future dell’Intelligent Automation, secondo le aziende italiane”. Gli esempi virtuosi in questo ambito suggeriscono che, per sfruttare al meglio le potenzialità delle persone e delle macchine all’interno del medesimo contesto organizzativo, le imprese dovrebbero adottare un nuovo modello di business fondato sulla collaborazione fra l’intelligenza umana e quella artificiale grazie alle tecnologie di “Intelligent Automation”: un concetto che Deloitte ha sintetizzato in “The Age of With” Ciò significa abbracciare un cambiamento epocale e accettare un’enorme responsabilità. Non dobbiamo farci sostituire dai robot, in un mondo gestito da macchine, dove gli esseri umani e i valori umani sono messi da parte, ma dobbiamo costruire un futuro in cui gli umani sfruttano il potenziale non del tutto dispiegato dell’intelligenza delle macchine per costruire imprese più forti e migliori. Di qui la visione di un futuro in cui gli esseri umani sono aiutati, potenziati, in un certo senso ‘aumentati’ dall’intelligenza artificiale. Un’era di simbiosi digitale-umano. Questa è in sostanza l”’era del con”.

Seguendo questa tesi per Deloitte le aziende, che intendono affrontare tale transizione, devono rivedere le loro dinamiche produttive per promuovere una profonda trasformazione che impatta su tre principali aree: persone, processi e tecnologia.

Ed è proprio su questi 3 assi (Persone, Processi e Tecnologie) che si basa l’offering di Management Consulting di Nethex, che mette a supporto dei clienti del Gruppo un team di professionisti in grado di implementare ambiziosi progetti di digital trasformation.

Partendo dalla considerazione che al netto dei recalcitranti il percorso verso modalità di lavoro sempre più digitali è stato intrapreso, le imprese hanno inizialmente adottato la robotica per automatizzare i processi più semplici, ripetitivi e codificabili. Il prossimo step sarà rappresentato dalla combinazione di soluzioni di Intelligent Automation con le più avanzate tecniche di “business process redesign”, che supporterà le organizzazioni lungo molteplici direzioni: l’ottimizzazione delle funzioni di business, il miglioramento in termini di efficienza dei processi di business, la riduzione del rischio operativo associato ai processi stessi, l’aumento della performance della forza lavoro e il potenziamento della customer experience.

Il comparto globale dell’Intelligent Automation, stimato nel 2019 intorno gli 8,2 miliardi di dollari, crescerà ad un CAGR (Compound Annual Growth Rate) di oltre il 10% nel quinquennio successivo fino a raggiungere i 14,392 miliardi di dollari nel 2024. Il mercato del Robotic Process Automation è stimato in crescita con un CAGR di circa +20% fino a 5 miliardi di dollari nel 2024.

Il comparto delle risorse umane di conseguenza può vedere al suo interno delle grandi modifiche nell’evoluzione delle competenze. La nuova relazione uomo-macchina se interpretata in modo corretto porterà ad una riqualificazione dei dipendenti e dei modelli organizzativi. Porterà a ridefinire i ruoli e le responsabilità; a riconfigurare i percorsi di carriera, con relative dinamiche salariali; a gestire la mancanza di skill e competenze; sino a formare e attrarre nuovi talenti.

Non esistono formule magiche ma interessanti teorie sulle quali far leva per far coesistere competenze tecnologiche sull’Intelligent Automation (possedute da tecnici, ingegneri dell’automazione, esperti IT) quanto un’elevata familiarità con i processi aziendali (riconducibile a proprietari di processo e analisti d’impresa). E se le aziende italiane scontano una serie di criticità nelle capabilities, una delle strade maestre può essere ancora una volta nella formazione o riqualificazione dei propri dipendenti, da portare avanti con servizi di training interni, mediante sia cambiamenti di ruolo e formazione sull’impiego sia programmi di apprendimento e sviluppo. Un compito non facile, in quanto le aziende sono chiamate a supportare i propri dipendenti lungo un processo di apprendimento continuo e specifico per ciascuna figura professionale, ma una strada preferibile e più sana secondo gli esperti, rispetto al ricorso ai servizi di consulenza esterni.