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La ripartenza del settore fieristico

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Modello ibrido con iniezioni di tecnologia per la ripartenza del settore fieristico

Il settore fieristico italiano è in piena attività per recuperare il terreno perduto, tornare competitivo e mettere in atto qualche idea nuova, facendo tesoro della traumatica esperienza vissuta sinora. I quartieri fieristici sono stati colpiti come non mai, quasi il 90% delle rassegne programmate nel 2020 sono state posticipate o cancellate con un danno e una previsione di riduzione del fatturato complessivo che supererà ampiamente il 60% (Fonte AEFI). A soffrire anche l’indotto delle filiere collegate, come quella degli allestimenti e delle strutture ricettive dove i cali vengono stimati sino all’80 per cento del consueto giro d’affari.

La ripartenza è dunque complessa ma inevitabile, in considerazione anche del fatto che nulla dell’intero sistema è stato smantellato nei mesi del lockdown e che tutti gli operatori con grande sacrificio hanno lavorato su rinvii, messe in sicurezza e investimenti per un futuro dove le regole saranno diverse. Il comparto genera affari per 60 miliardi di euro e per il 75 per cento delle aziende le fiere sono un’occasione fondamentale di business, danno origine alla metà delle esportazioni e diffondono il marchio italiano nel mondo. Preziose per le piccole e medie imprese le fiere sono una vetrina insostituibile per chi non dispone dei grandi canali di vendita online, per questo il nostro paese annovera 200mila espositori e più di 20mila operatori a livello globale.

Una delle nuove idee per un settore strategico per il Made in Italy sarà quella di promuovere alleanze tra operatori fieristici e fusioni di sistema. Il neo presidente dell’AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere italiane) Maurizio Danese, eletto a fine luglio ha definito questo un “nuovo paradigma programmatico e strategico”, da perseguire con decisione per “misurarsi con i competitor stranieri, mantenendo al contempo la territorialità e le specificità delle manifestazioni storiche”. Da qui poi l’esigenza di inventare nuovi format all’insegna della sicurezza, delle soluzioni su misura e capaci di integrare l’esperienza fisica con il mondo digitale. Sul fronte della sicurezza le associazioni di categoria dei quartieri fieristici assicurano che i nuovi protocolli sono stati varati con nuove modalità di ingresso e gestione dei flussi di partecipazione e sulle procedure di sanificazione degli ambienti.

Opera di moral suasion in cui il coinvolgimento andrà necessariamente a riguardare l’intero sistema paese sarà poi quello sui buyer esteri perchè non perdano di vista le proposte italiane. Ma ultimo e forse più importante sarà l’apporto del digitale, i poli fieristici più importanti stanno moltiplicando gli investimenti nelle nuove tecnologie per offrire la capacità di organizzare eventi digitali per target business e non solo. Per questa finalità è nata Fiera Milano Platform per rendere più agevole l’interazione tra compratori e aziende, con la possibilità di creare una sinergia tra incontri fisici e digitali e la produzione di cataloghi ridisegnati per la presentazione e la vendita di prodotti degli espositori. Anche VeronaFiere costretta ad annullare il Vinitaly lavora su un format innovativo Wine2Wine Exhibition che si terrà a novembre con eventi integrati e nuovi strumenti virtuali di incontro tra aziende e compratori esteri e mantenere aperto il canale di comunicazione con i mercati più importanti e i webinar per la formazione permanente. Il Salone Internazionale della calzatura (Micam) di Rho punterà sul concept di ‘Fiera Aumentata’, dove il digitale farà da potenziamento delle opportunità del salone fisico e gli organizzatori parlano di un interesse diffuso, con il 64% dei buyer internazionali che ha confermato la sua presenza, tanto che il Micam potrebbe raddoppiare i suoi appuntamenti.

Il comparto è dunque in movimento, gli appuntamenti flessibili e più globali non mancheranno a partire dalla stagione autunnale e punteranno a mantenere il lustro ad eventi storici anche nel settore della moda e dell’arredamento, così come le sinergie con le fiere europee più prestigiose.