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Per la prima volta le carte di pagamento superano i contanti: la transizione digitale di PMI ed esercenti in Italia

L’Italia, storicamente conosciuto come paese del contante, sta cambiando. Al riparo dalle polemiche politiche, con qualche resistenza dei piccoli commercianti e con una lentezza maggiore rispetto ad altri stati, l’utilizzo della moneta elettronica indubbiamente corre. Tanto che, recentemente, il volume dei pagamenti cashless avrebbe ormai superato l’utilizzo del contante per la prima volta nella storia italiana.  

Le ultime statistiche delle istituzioni finanziarie e dei principali operatori mostrano come il numero di transazioni effettuate con carte di credito, debito o prepagate abbia scavalcato quelle in cash. Un risultato, questo, raggiunto grazie a una serie di fattori che ha contribuito alla crescente fiducia nelle carte di pagamento tra i privati e le aziende.  

Quali sono i motivi della “rivoluzione cashless”?  

La prima ragione nel non voler utilizzare banconote e monete può essere attribuita all’avvento delle tecnologie digitali, che ha reso più conveniente e sicuro l’uso della moneta elettronica. Sino a qualche anno fa vedevamo solo nei film di fantascienza effettuare i pagamenti con un semplice tocco dello smartphone o utilizzando dispositivi come smartwatch e wearable device. Questa comodità ha reso il pagamento elettronico una scelta sempre più conveniente per numerosi nostri connazionali. Specialmente tra i più giovani, siano essi nativi o comunque cresciuti in un ambiente digitale.  

L’e-commerce ha fatto il resto. I numeri da capogiro registrati durante la pandemia dagli acquisti online non si sono ritirati, la tendenza è rimasta anche negli anni a seguire. Secondo i dati resi noti dalla Banca d’Italia, nell’ultimo anno i pagamenti effettuati tramite carte di credito (aziendali e personali) sono aumentati, con un controvalore che è arrivato a 101 miliardi di euro.  

Le carte di debito, o bancomat, non solo rimangono in cima alla classifica, ma sono ulteriormente salite di numero, passando da 60,9 a 63,4 milioni. Il controvalore dei pagamenti ha raggiunto quota 224 miliardi nel 2022, toccando un +21%.   

Anche il livello di digitalizzazione e innovazione degli esercenti, e delle piccole e medie imprese, ha sicuramente creato un ambiente favorevole in Italia. Per la prima volta, le carte (27,9%) superano i contanti (23,3%) in termini di preferenza assoluta come futuro strumento di pagamento. In parallelo, si consolida l’utilizzo delle carte di pagamento anche in ambito B2B (30,4%). 

Un altro dato che racconta la diffusione di un nuovo mindset tra gli imprenditori e gli uomini di business ce lo fornisce Mastercard. Dopo una serie di interviste a campione è emerso come il 43,4% di chi fa business sia molto vicino al tema del digitale quale leva strategica per il futuro del sistema delle imprese. Ciò denota un forte desiderio di stare al passo con i tempi ed accelerare la trasformazione digitale. 

Questo dato si riflette anche, e soprattutto, nel paese reale. Negli ultimi anni, molti esercizi commerciali, compresi piccoli negozi e attività artigianali, hanno adottato sistemi di pagamento elettronici per offrire un’opzione conveniente ai propri clienti.  

La sicurezza è un altro aspetto cruciale che ha sostenuto la crescente adozione delle carte di pagamento. Gli istituti finanziari hanno investito notevolmente nella protezione delle transazioni finanziarie e nella prevenzione delle frodi. Gli utenti hanno così ottenuto garanzie crescenti che le loro informazioni finanziarie siano al sicuro, protette da furti o smarrimenti.  

Va, infine, ricordato il ruolo giocato dagli ultimi governi nel promuovere l’uso delle carte di pagamento. Sono state introdotte politiche volte a limitare e mettere un tetto all’uso del contante. Ad esempio l’obbligo di utilizzare metodi di pagamento elettronici per determinate transazioni di importo elevato. O anche l’obbligo per tutti gli esercenti di avere all’interno della propria attività il terminale di pagamento elettronico.  

Queste misure hanno contribuito a creare un clima favorevole per l’adozione delle carte di pagamento e a “convincere” la popolazione sull’importanza della transizione verso sistemi di pagamento digitali.  

Le criticità per una totale digitalizzazione dei metodi di pagamento

Quali potrebbero essere i motivi per non spostare totalmente ogni tipo di pagamento dalla sfera materiale a quella digitale?  

I sostenitori del contante rimarcherebbero l’esposizione degli utenti a rischi legati al rispetto della privacy, alla profilazione indebita e alla sicurezza dei dati personali. Un tema, questo, su cui gli stakeholder di settore si stanno confrontando e stanno investendo costantemente per coinvolgere anche gli “ultimi” scettici.  

La mancata evidenza delle commissioni che potrebbero applicarsi in ogni transazione elettronica, e non avere il polso di quanto si stia realmente spendendo, sono altre problematiche che alimentano alcune sacche di resistenza e frenano un’adesione ancor più ampia alla “lotta al contante”.